venerdì 24 marzo 2017

FISICHE SENSAZIONI

Ieri stavo riempiendo la lavatrice,e riflettevo sul fatto che se mi capitano per mano i vestiti appallottolati dei bambini riesco agevolmente a distinguerli tra loro dall'odore, e ciò mi ha portato a una riflessione su quanto la maternità, specie nei primi anni, sia fatta anche dei cinque sensi.


OLFATTO
Delle cose che più mi creano un legame di pancia coi bambini c'è sicuramente l'odore che emanano, ognuno distinguibile dall'altro: l'odore della loro pelle, ma anche quell'odore di sudorino che si forma sul collo mentre dormono e che la mattina ti avvolge quando ti abbracciano. E' peculiare nel bambini piccoli, perché non è sgradevole.
UDITO
Distingui le voci, sì d'accordo questa è facile, ma distingui anche la tosse, un inizio di pianto, il modo di respirare nel sonno, un "MAMMAAAA!" urlato a distanza, il pianto del tuo bambino in mezzo a una moltitudine al parco che urla, la sua voce nella classe dell'asilo mentre sei fuori ad aspettare che aprano, distinguibile seppur appena accennata con porte e finestre chiuse.
VISTA
Le palpebre azzurrate: con la pelle così sottile quando sono neonati, che distingui le venuzze sotto; i segni del ciuccio dopo la nanna, e poi, più grandi i segni del cuscino sul viso. Le ossa che cambiano forma man mano che crescono e le gambe e le braccia si allungano; il colore dei capelli che si scurisce, ma poi d'estate si schiarisce improvvisamente al primo sole, il sorriso che cambia.
TATTO
La pelle soffice e setosa, che ti dici pure: ma una volta l'avevo anche io così?! Davèr?! Le mani morbide come antistress; i piedini in faccia che li mangeresti, la testa piena di sonno appoggiata al petto o che ti sbava sulla spalla,ma anche le unghiette affilate sul viso, i capelli tirati (beh nel mio caso molto di rado avendo i capelli corti), la pipì in faccia, il vomito sul braccio. Poi quando crescono, le mani ossute nelle tue, già grandi mentre attraversi la strada, passare il balsamo tra i suoi capelli.
GUSTO
Ogni bacio su guance rigate di lacrime perché "Mi sono fatto male, mamma" sa di sale, sa di terra spesso, sa di amore sempre. 

Alla prossima.