sabato 1 dicembre 2012

INVASION.


Pensavo di averne il controllo...Ho avuto la situazione pelouche in pugno fino a che non c'è stata la debacle totale. Grazie alle forniture Esselunga (grazie tante, Esselunga che fai cose tentatrici), al mio essere un po' malata di mente (grazie tante, squilibrio mentale che mi impedisce di odiare quei buffi cosi pelosi finti e pieni di polvere ma tanto morbidini!), siamo arrivati al punto che hanno invaso e invaderanno casa mia (parlo al futuro perché so già di futuri arrivi...Che in realtà amo moltissimo...E' dura essere così bipolare), proprio quando scoprio con sopresa di essere allergica agli acari (due ceppi differenti...che schifo...ci sarà un motivo se ho sempre odiato i ragni...).
Sul letto di Simona non c'è più posto per Simona.
E fin lì.
E' che poi li porta in giro: "gli amici" li chiama, e se li porta a far colazione, in bagno che la fissano dal calorifero mentre è sulla tazza, in salotto quando guarda la tv.
Quindi la mattina si alza e, come stamane mentre ero in bagno, "Mamma aiuto?!", perché non ce la fa a portarli tutti.
Si tratta di stabilire dei compromessi, e nel caso degli "amici" i compromessi sono i seguenti:
Puoi tenerli vicino mentre dormi ma non puoi farti seppellire da loro. Per tanto, qualcuno ti guarderà dall'area giocattoli ai piedi del letto, qualcun'altro, i più grossi, veglieranno su di te vicino alla finestra.
Durante la colazione (ma anche il pranzo o la cena) nessun pelouche può stare sul seggiolone con te, tuttavia è frequente cenare con una pletora di bestie con occhioni più o meno grandi appollaiate sul tavolo...
Puoi portarne in sala quanti ne vuoi, ma non chiedermi di andarti a prendere quelli che ti sei dimenticata: sei giovane, hai le gambette robuste...
"Maaaamma dov'è Micia?"
"L'hai lasciata in cameretta"
"La pendi???"
"Ma anche no, vai tu e te la prendi..."
"Maaaaaaaaaaaaaamma aiuuuuuuutooooo!" eccetera eccetera. Posso dirvi che non cedo quasi mai.
Ma soprattutto: Zenzy, il gatto con gli stivali, Spank, Micia, Torakiki, Spongebob SONO MIEI, tu CREDI siano tuoi, ma sono MIEI, ecco.