Mi immagino persone che non vedo, musica che non sento e emozioni che non conosco.
Mi immagino di tenerla per mano mentre entriamo e c'è penombra, mi immagino entrambe con gli stessi toni di bianco e blu.
Mi immagino che lei non sappia cosa stia succedendo, e che non sappia nemmeno perché dobbiamo camminare così lentamente...Forse si chiede anche perché il nonno ha quella faccia lì.
Mi immagino che pensi che vorrebbe tenere i miei fiori e mi immagino nell'atto di lasciarle il bouquet. Che cos'è il bouquet se non una cosa da stropicciare e annusare? Forse si sentirà una principessa, anzi, lo spero. Forse vorrà stare con noi e non con i nonni mentre si svolgerà la cerimonia. Quindi urlerà "mamma, papà venite?" scatenando l'ilarità di tutti.
Mi immagino che un giorno sarà abbastanza grande da raccontare in giro "Sai, io c'ero quando i miei si sono sposati, ho accompagnato la mamma all'altare assieme a mio nonno!".
Mi immagino che lui sarà emozionato, forse più di me, e sappiamo entrambi che non saremo mai lontanamente emozionati come quando lei ha visto il mondo per la prima volta, ha fatto il suo primissimo respiro nell'alba di Milano, la stessa Milano che ci vedrà genitori e sposi.