Ora. Colonna sonora "Crazy little think called love" dei Queen.
Fa un passetto laterale appoggiato al pouf del divano. Ne fa un altro. Poi muove una gamba ma dimentica l'altra e rimane in semi-spaccata, si gira e mi guarda molto perplesso. Recupera il piedino dimenticato, fa un altro passettino. Gli tendo la mano e la prende e si lascia dal pouf. Sorride dimentico che è in piedi con l'unico ausilio di un dito di mamma.
Barcolla e si ricorda. Si siede.
Alessandro ha lo spirito dell'"avventuriero comodo". "Avventuriero" perché ha un sesto senso nei riguardi dei pericoli e ci si butta a pesce. "Comodo" perché non credo che camminerà molto presto autonomamente: si tira su di braccia, con una forza incredibile, ma è piuttosto scoordinato e sbatte zuccate ovunque.
Se devo dire che esistono differenze tra maschi e femmine sulla base della mia esperienza...beh, sì. Lui è un cialtrone: mangia pasticciando, se non vuole fare qualcosa si ribella fisicamente. Fargli lavaggi nasali o instillazione di collirio è una specie di sfida.
Simona me la ricordo delicata, già principesca da piccola. Lui riesce a starnutire e buttare tutto quello che esce dal naso nei capelli nel giro di un secondo netto.
Maschi appunto.
Ha un rapporto col cibo che va dal famelico andante al "vabbé mi fa schifo, ma lo mangio lo stesso perché tu hai la faccia di quella che mi lascerebbe morire di fame!". Simona in 4 anni non ha mai rotto un giocattolo, non appena lui si è avvicinato alla macchinina/carrellino ha distrutto il cambio nel giro di qualche giorno. I giochi con un minimo di elettronica hanno vita breve, perché lo sport è sbattere: è un lanciatore, butta tutto a terra, sbatte tutto perché gli piace il casino. Tocca le prese di corrente poi si offende se lo allontani in malo modo.
Però non ricordo coccole da koala come me le fa lui, Simona era più selvatica. Quindi in questo me lo sto godendo da matti.
I maschi sono più mammoni? Forse sì, anche se non è uno che sta in braccio volentieri, quando sono nel suo campo visivo mi cerca per un contatto. Piange se lo ignoro, anzi, frigna.
E noi mamme come siamo coi maschi? C'è qualcosa di diverso, come ho detto altre volte: il lei rivedevo me, in lui vedo Ivan. Ma non sono più attaccata ad uno piuttosto che all'altra, o per lo meno non mi ci sento.
Queste considerazioni sono comunque senz'altro un po' fallaci, perché non tengono minimamente conto che 1) a prescindere dal genere due individui sono diversi per carattere e indole e 2) che noi genitori diamo input educativi diversi perché mediati dall'esperienza.
Ora chiudo, colonna sonora "Breakthru"...Your smile speaks books to me
I break up with each and every one of your looks at me...
Alla prossima!